Nucleare, Basilicata in gruppo lavoro per scelta deposito nazionale

Vito De Filippo: ''La scelta di un percorso partecipativo e trasparente legittima la certezza di poter individuare un sito nel quale collocare definitivamente i rifiuti radioattivi di seconda categoria e temporaneamente quelli di terza''

Potenza, 23 nov. - (Adnkronos) - La Basilicata coordinera' la delegazione delle Regioni nel gruppo di lavoro che dovra' definire i criteri per individuare un deposito nazionale dei rifiuti radioattivi di tipo superficiale o sub-superficiale. La decisione e' stata assunta dalla conferenza dei presidenti in seguito alla richiesta avanzata dal ministro dello Sviluppo Economico, Pier Luigi Bersani, di costituire un gruppo misto Stato-Regioni a cui affidare il compito di fornire indicazioni sui criteri di selezione del sito e di elaborare un metodo per definire le caratteristiche tecniche dell'insediamento. L'obiettivo e' realizzare un deposito con le relative infrastrutture tecnologiche per il trattamento e la gestione dei rifiuti radioattivi e la ricerca di settore e che sia integrato da altre strutture (servizi di alta tecnologia, ricerca e formazione di alto livello). Il gruppo di lavoro dovra' anche procedere ad un esame delle esperienze realizzate in altri Paesi d'Europa, con una raccolta documentale, tecnica e fotografica. La delegazione delle Regioni in seno al gruppo misto sara' guidata da Massimo Scuderi, gia' componente per conto della Regione Basilicata della commissione tecnica per la sicurezza nucleare e la protezione sanitaria istituita presso l'Apat. Del gruppo misto faranno parte rappresentanti del Governo, dell'Apat e dell'Enea, con la possibilita' di integrazione di esperti e della Sogin. ''E' da apprezzare il profilo metodologico proposto dal ministro Bersani, fondato sulla concertazione con le Regioni e gli enti interessati, per trovare una soluzione condivisa ad un problema gia' risolto in altri Paesi europei - ha commentato il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo - La scelta di un percorso partecipativo e trasparente legittima la certezza di poter individuare un sito nel quale collocare definitivamente i rifiuti radioattivi di seconda categoria e temporaneamente quelli di terza ma anche i materiali derivanti dall'uso medico e industriale''.

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