Al via concertazione per Piano paesaggistico regionale

Estenderà il processo di salvaguardia attiva a tutto il territorio lucano e dovrà costituire un corpus organico ed unitario, dando piena attuazione alla legge urbanistica regionale del 1999
Potenza, 21 mar. - (Adnkronos) - E' stata avviata in Basilicata la discussione sulla nuova pianificazione territoriale dopo l'inserimento del Piano paesaggistico regionale nella legge del 1999 per la tutela, il governo e l'uso del territorio. E' quanto ha annunciato oggi l'assessore regionale all'ambiente, Vincenzo Santochirico, in un convegno. L'aggiornamento della legge dovra' assumere la tutela e la valorizzazione del paesaggio come caratteri prioritari delle politiche sociali ed economiche e dovra' svolgersi nell'ottica della partecipazione e della sinergia tra Regione, Province e Comuni.Il Piano paesaggistico estendera' il processo di salvaguardia attiva a tutto il territorio lucano e dovra' costituire un corpus organico ed unitario, dando piena attuazione alla legge urbanistica regionale del 1999. Dal punto di vista tecnico e normativo si tratta di recepire i contenuti aggiornati del Codice dei beni culturali e del paesaggio e di raccordare i Piani strutturali provinciali. Il Piano paesaggistico e territoriale conterra' inoltre la carta dei suoli che prevede i livelli di trasformabilita' del territorio e che equivale al Quadro strutturale regionale, ovvero l'atto di programmazione con cui la Regione definisce gli obiettivi strategici della propria politica territoriale, in coerenza con le politiche infrastrutturali nazionali e copn le politiche settoriali e di bilancio regionali. In questa strategia rientrano anche i rispettivi Piani provinciali, il Piano strutturale della citta' di Matera e quello metropolitano di Potenza. Per la redazione del Piano saranno al lavoro una cabina di regia ed un comitato scientifico.

Gemellaggio tra parchi Pollino e Dolomiti per progetto fonti rinnovabili

Incontro tra i funzionari delle riserve della Basilicata, Calabria e Veneto
Cosenza, 7 mar. - (Adnkronos) - Si chiama "Fossil free" il progetto sull'energia rinnovabile al centro di un gemellaggio tra il Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi e il Parco nazionale del Pollino. In questi giorni , il vicedirettore del parco veneto e altri tre funzionari sono giunti tra la Basilicata e la Calabria per illustrare ai colleghi le buone pratiche amministrative realizzate sulle Dolomiti. Sulle montagne del nord Italia sono stati costruiti rifugi, centri visitatori, bivacchi e altre strutture dotati di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, generatori alimentati a biodiesel, centraline microidroelettriche, caldaie a legna o pellet per un totale di trenta interventi.Gli interventi sono stati concertati dai presidenti dei Parchi, Domenico Pappaterra per quello del Pollino e Guido De Zordo per quello bellunese, in un incontro a Park life, la rassegna del settore svolta a Roma. Nei prossimi mesi, i tecnici del Parco del Pollino trascorreranno una settimana sulle Dolomiti per vedere gli impianti realizzati.

Si tratta di Antonio Duca, 39 anni, sposato, tre figli e 400 capre vive a Craco - "Vorrebbero cacciarmi, dicono che sono un rivoluzionario"
Roma, 6 mar. - (Adnkronos) - E' rimasto l'unico abitante in un paese fantasma. Antonio Duca, 39 anni, sposato, tre figli e 400 capre vive a Craco, un paese in provincia di Matera. Li' ha impiantato il suo ovile tra le vecchie case abbandonate. La notizia e' riportata dal quotidiano 'La Stampa'. "Vorrebbero cacciarmi. Dicono - afferma Antonio Duca, unico abitante di Craco - che sono un rivoluzionario. Il comune mi ha denunciato e portato in tribunale: le mie capre danneggiano le case. Allora la colpa e' mia se Craco e' in rovina? No, io non mi muovo"."L'abbandono del paese - continua 'La Stampa' - comincio' nel 1963 dopo una frana che ne distrusse una parte. Allora c'erano quasi duemila abitanti. Il paese si svuoto' lentamente e divenne deserto nel 1981. Craco e' stato scelto dalle produzioni cinematografiche come set. Nel 1978 quando il regista Francesco Rosi arrivo' per girare il suo 'Cristo si e' fermato a Eboli' qualcuno a Craco viveva ancora". Nel weekend i turisti arrivano a scavalcare i divieti per vedere il paese che non c'e'. Il figlio del pastore fa la guida. "Guadagna qualcosa - continua Antonio Duca - lui e' in gamba. Vuole fare l'avvocato".Per far rivivere il paese il sindaco Domenico Copeti "ci vorrebbe una legge speciale e finanziamenti pubblici''. ''Tanti soldi - continua - quanti ne richiede una legge finanziaria". L'ex sindaco Lacicerchia invece afferma che "basterebbe metterla in sicurezza dopo una bonifica, evitare che rubino anche le tegole delle case, creare percorsi per i turisti. Gli interventi urgenti si potrebbero fare con cinque milioni di euro. Renderla di nuovo abitabile? Non ci penserei".

Potenza, picchiano carabinieri: due arresti

Due imprenditori si sono avventati contro i militari che, nel corso di un controllo, stavano verificando i loro documenti Potenza, 29 feb. - (Adnkronos) - Due imprenditori edili di Potenza sono stati arrestati stamane nel capoluogo dai carabinieri per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Nel corso di un controllo, si sono avventati contro i carabinieri che stavano procedendo alla verifica dei documenti e li hanno colpiti con calci e pugni. Sono stati cosi' arrestati e condotti al carcere di Potenza.

L'uomo è accusato di danneggiamento, distruzione e deturpamento di bellezze naturali sottoposte a vincolo paesaggistico
Potenza, 22 feb. - (Adnkronos) - Un bracciante agricolo di 66 anni e' stato denunciato dai carabinieri a Viggianello, in provincia di Potenza, per un incendio appiccato in un'area protetta del Parco Nazionale del Pollino. E' accusato di danneggiamento seguito da incendio e di distruzione e deturpamento di bellezze naturali sottoposte a vincolo paesaggistico.Sorpreso su un terreno di ginestre e sterpaglie ad appiccare focolai, e' stato fermato in tempo utile dai carabinieri. Nella perquisizione i militari lo hanno trovato anche in possesso di un coltello a serramanico.

Antonio Autilio chiede ''una riponderazione dei valori in considerazione della distribuzione della popolazione per Comuni, delle caratteristiche morfologiche del territorio e delle condizioni economiche e sociali che pongono la Basilicata in coda alle regioni italiane''
Potenza, 21 feb. - (Adnkronos) - L'assessore regionale all'istruzione della Basilicata, Antonio Autilio, ha scritto al viceministro Mariangela Bastico e a Silvia Costa, coordinatrice della nona commissione della Conferenza delle Regioni, Antonio Autilio, per segnalare ''la gravissima situazione in cui verrebbe a trovarsi il sistema scolastico in Basilicata qualora fossero confermate le ipotesi di decremento dell'organico di diritto'' contenute nella schema di decreto sulla determinazione degli organici del personale docente per l'anno scolastico 2008/2009. La tabella G del decreto prevede, infatti, una riduzione di 351 docenti sull'organico di diritto. Unita alla riduzione prevedibile di oltre 200 docenti sull'organico di fatto ''aggraverebbe in misura considerevole la gia' precaria situazione scolastica regionale con un taglio di oltre il 5 per cento dell'organico attuale (il piu' alto d'Italia)''.Autilio chiede ''una riponderazione dei valori in considerazione della distribuzione della popolazione per Comuni delle due circoscrizioni provinciali di Potenza e Matera (un numero elevato di comuni e' al di sotto di 1000 abitanti), delle caratteristiche morfologiche del territorio (oltre l'80 per cento dei Comuni sono montani e serviti da una rete stradale non adeguata), delle condizioni economiche e sociali che pongono la Basilicata in coda alle regioni italiane''. Gia' allo stato attuale la mobilita' scolastica raggiunge livelli di guardia e si sono moltiplicate le pluriclassi. ''L'ulteriore decremento aggraverebbe oltre misura la situazione al punto di comprimere il diritto di rango costituzionale all'istruzione di una parte consistente della popolazione scolastica lucana'', conclude Autilio.